Reti

Disegno infantile al computer”

Mi interessa trovare l’unità nella molteplicità, senza sacrificare il molteplice e il particolare. Vorrei dare il contributo della mia sorte particolare alla coscienza collettiva . Vorrei che i frammenti dell’esistenza si componessero in un mosaico sensato; vorrei sapere con sicurezza che ogni pezzettino è lì perché doveva essere lì; vorrei vedere la mia vita non più come un singolo percorso in cui qualcuno mi accompagna per un tratto o per tutta la strada; vorrei in ogni momento pensare questa mia vita, come un intrecciarsi di strade che compongono una carta topografica, oppure un percorso sotterraneo di tane di talpa o un intreccio di fili che compongono un disegno. Come un famoso romanzo tradotto in molte lingue, come la rete di internet, come una stazione ferroviaria:  possono unire tante vite; cerco l’unità nella transitorietà, nel divenire casuale.

“Sono un essere umano: niente di ciò che è umano per me è estraneo.” Terenzio (Publio Terenzio Afro).

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Di Antonella Scaramucci

Penso che l'essenziale sia invisibile agli occhi, che per tracciare dritto il nostro solco dobbiamo legare l'aratro a una stella e che amando la fatica della vita ne scopriamo il segreto più profondo (e non metto le virgolette perché queste frasi ormai appartengono a tutti noi).

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